
Kollatino Underground
L’arte circense nelle periferie

Parco delle Canapiglie – Torre Maura

Largo Mengaroni – Tor Bella Monaca
ANOMALIE si distingue nel panorama capitolino per la sua programmazione legata alle periferie, ai luoghi lontani dai circuiti commerciali e centrali dello spettacolo dal vivo. Luoghi ideali per diffondere il Circo di creazione contemporaneo, poetico ed eterogeneo per natura.
Il pubblico a cui il festival è destinato è prima di tutto quello del quartiere che ci ospita.
Circo sociale
Il festival, che quasi da due decenni semina la promessa poetica e politica di portare bellezza dove spesso viene negata, per la diciannovesima edizione abita Largo Mengaroni a Tor Bella Monaca, la parte estrema della città dove il cemento trattiene le storie e i sogni si fanno strada tra le crepe, con la leggerezza acrobatica del circo e il radicamento ostinato delle pratiche comunitarie.
La struttura di Anomalie si basa su un’architettura leggera e stratificata, che alterna spettacoli intimi e installativi a grandi momenti di visione collettiva, spaziando dal teatro aereo alla clownerie, dalle discipline acrobatiche all’antipodismo, dalla comicità al canto lirico!
Si prediligono le opere senza parole, dedicate ad un pubblico senza distinzione di lingua, età o provenienza, perché le emozioni – come il coraggio, il dolore, la gioia si percepiscono e si accolgono con il corpo.
Il circo, nella sua forma più contemporanea, si conferma linguaggio diretto e universale, in grado di unire tecnica, narrazione e trasformazione urbana, mantenendo una scelta precisa, poetica e politica: portare il nuovo circo contemporaneo nelle periferie romane per trasformare i luoghi marginali in centri di produzione culturale attraverso l’arte circense più avanzata, sperimentale e accessibile.
Attraverso lo spettacolo e l’arte si contribuisce a realizzare un differente modo di pensare e curare la comunità cittadina, dando anche un messaggio molto importante: prendersi cura degli spazi del territorio attraverso la bellezza.
I valori che concretizziamo ormai da anni sono l’accessibilità alla cultura, l’accoglienza e l’inclusività. Siamo convinti che le manifestazioni realizzate con finanziamenti pubblici, anche solo in parte, debbano essere di facile accessibilità (i.e., gratuità, soprattutto per le fasce sociali più svantaggiate) e debbano mostrare la vocazione sociale e culturale.